Ancora oggi viene ricordato il grande successo che ebbe Killzone 2 nel 2009. In quel tempo si era visto il primo “FPS” che riusciva a differenziarsi dalla solita routine della categoria sparatutto. I Guerrilla Games avevano ammaliato e lasciato a bocca aperta per via del potente motore grafico che faceva da incipit nel gioco; in più si aveva una sensazione di maggiore difficoltà, per via della pesantezza che offrivano le armi e grazie all’ottima intelligenza artificiale dei nemici, capaci di coordinarsi per bene sferrando il colpo di grazia in gruppo e capaci di utilizzare al meglio le coperture offerte dal territorio. I ragazzi di Guerrilla Games questa volta riprovano nell’intento di colpire i videogiocatori come erano riusciti a fare con il secondo capitolo della saga, questa volta però con l’uscita del terzo della serie: Killzone 3. Se ci sono riusciti... beh spetta a voi scoprirlo, continuando a leggere la recensione.
La guerra non è finita ma, appena cominciata Il nucleo del gioco riprende prettamente la guerra tra Isa e Helghast. Il titolo comincerà dove si era fermato Killzone 2, cioè nel palazzo del capo degli Helghan con l’imperatore Scolar Visari che giace in terra, morto. Da questo punto in poi, inizia il vero nucleo narrativo della storia. Con Visari morto, entra in gioco il senato del popolo Helghan dove all’suo interno, ci saranno lotte per chi dovrà prendere il potere lasciato dal Imperatore. Da una parte ci sarà l’ammiraglio Orlok capo dell’esercito, dall’altra vedremo il tiranno Jorhan Stahl capo delle milizie armate e fornitore delle armi presso l’esercito. Il loro rapporto sarà sempre in contrasto e ci saranno scontri interni ma non preoccupatevi, questi due personaggi creeranno non pochi problemi alle forze ISA. Quest’ultime in questa nuova avventura saranno in inferiorità numerica, dopo la morte di Visari solo una piccola parte dell’esercito ISA riuscirà a salvarsi dai malefici piani degli Helghast e dovrà farsi strada tra città,ghiacciai,navi spaziali e persino una giungla, per riuscire a terminare una volta per tutte la guerra iniziata anni orsono. Noi rivestiremo i soliti panni del Sergente Tomas "Sev" Sevchenko affiancato dal suo compagno Rico Velasquez.
Ci sarà anche la presenza del comandante Narville, che cercherà di impartire ordini alle truppe e ai nostri due eroi per farli rimanere in vita. In questa nuova avventura, i nostri eroi avranno anche dei tratti emotivi, psicologici e recitativi, capaci di creare un comparto narrativo complessivamente buono e una sceneggiatura notevole e singolare che supera di gran lunga i comparti narrativi degli altri sparatutto in prima persona. Presenti anche delle incredibili cut-scene: nel gioco ce ne saranno tantissime e saranno davvero favolose da guardare grazie all’avanzato comparto grafico che solo questo titolo offre. Anche se parliamo di un brand come quello di Guerrilla, la storia presenta alcune pecche. Innanzitutto molto spesso ci si ritroverà spaesati per via del continuo cambiare location e trama per poi chiedersi “come e perché siamo qua?”. senza ricevere alcuna risposta. Quindi i salti da un ambiente all’altro potrebbero rivelarsi fastidiosi e, i frequenti balzi di trama potrebbero far perdere il filo logico degli eventi. Di certo Killzone 2 non era un “must” parlando di trama, ma almeno ne presentava una lineare e solida, cosa che non appare in quest’ultimo capitolo. Sotto il profilo della trama si poteva fare sicuramente di più; ma i risultati rimangono sufficienti grazie all’esperienza unica che riesce ad offrire questo nuovo titolo.
Immersi nel campo da battaglia
Dopo un iniziale e breve tutorial, saremo catapultati subito nel campo da battaglia. Quest’ultimo sembrerà come se non lo avessimo mai lasciato, camminerete tra detriti e sentirete di nuovo la pesantezza del proprio equipaggiamento e delle proprie armi. Sono pochi i titoli dove la parola “peso” la si percepisce in modo grossolano, ma in Killzone 3 si sente davvero, sembrerà di essere nel vero cuore dello scontro e in più sentiremo la ponderosità del equipaggiamento e delle armi; ciò consentirà di renderci la vita in mezzo agli Helghast ancora più difficile. In questo seguito inoltre l’I.A. dei nemici è stata rivisitata e i nemici se da soli non creeranno nessun tipo di difficoltà; vi basterà andare avanti nella storia per capire che in gruppo gli Helghast possono essere davvero ostici da sconfiggere poiché utilizzeranno le giuste coperture per proteggersi e accerchiarci nei momenti di difficoltà. L’I.A. amica invece, rimane invariata e sarà simile a quella vista nel secondo capitolo: sarà disordinata e imprecisa e si farà ammazzare facilmente buttandosi in mezzo al fuoco nemico.
Combattere in compagnia
Come da titolo, siamo giunti al comparto multiplayer. Prima di parlare delle innovazioni di quest’ultimo, c’è da dire che Killzone 3 offre una sequenza cooperativa esclusivamente single-player che purtroppo potrà essere giocata solo con un amico vicino e in split-screen locale; la modalità coop inoltre non terrà affatto conto delle gesta fatte in singolo, ciò sta ad indicare che si ricomincerà direttamente da inizio storia, senza avere un opportunità per la scelta di un capitolo. Parlando invece del comparto multiplayer, si aprirà con tre opzioni disponibili: Guerriglia, Operazioni e Zona di Guerra.
Come da titolo, siamo giunti al comparto multiplayer. Prima di parlare delle innovazioni di quest’ultimo, c’è da dire che Killzone 3 offre una sequenza cooperativa esclusivamente single-player che purtroppo potrà essere giocata solo con un amico vicino e in split-screen locale; la modalità coop inoltre non terrà affatto conto delle gesta fatte in singolo, ciò sta ad indicare che si ricomincerà direttamente da inizio storia, senza avere un opportunità per la scelta di un capitolo. Parlando invece del comparto multiplayer, si aprirà con tre opzioni disponibili: Guerriglia, Operazioni e Zona di Guerra.
La modalità Guerriglia è la normale partita Deatmatch composta da 24 giocatori, vista già in Killzone 2, nella quale il team che totalizzerà il maggior numero di kill riuscirà ad aggiudicarsi la vittoria. Operazioni sarà composta da una squadra difensiva(Helghast) e una offensiva(isa). Questa modalità sarà composta da diversi obbiettivi che dovranno essere completati per riuscire nell’abbattimento del nemico. La modalità sarà caratterizzata inoltre, da molte cut-scene dove verranno mostrati i giocatori migliori. Purtroppo le mappe disponibili per Operazioni sono solo tre, quindi le cut-scene disponibili potrebbero diventare noiose essendo sempre le stesse, creando poca varietà. Infine arriviamo a Zona di Guerra. Questa sarà una modalità mista, nel senso che verranno richiesti determinati obbiettivi da portare a termine da entrambe le squadre partendo da: conquista una determinata zona senza perdere il suo controllo, uccidi un determinato nemico, conquista la bandiera e molti altri. Tale modalità può essere considerata la protagonista mettendola a confronto con le altre due, grazie al fatto che garantirà una grande varietà per via della presenza di sei mappe, tutte molto belle sotto il profilo grafico. Sotto il profilo delle mappe, Guerrilla ha fatto un ottimo lavoro, le mappe non sono ne troppo grandi ne troppo piccole, quindi riescono a soddisfare in pieno il giocatore. Le mappe per le squadre sono distribuite di respwan equi, nel senso che respwando non ci si troverà mai nel vivo dell’azione cosi non si rischierà una grande frustrazione, perciò i team saranno uguali e non ci saranno situazioni di vantaggi per una specifica. Inoltre, in determinate sequenze sarà disponibile l’utilizzo del jet-pack e dell’Eso cosi da rendere l’azione più dinamica e differente. Le classi proposte nell’online in tutto saranno cinque e fortunatamente non si sente la mancanza dell’assaltatore. I videogiocatori potranno optare quindi per cinque carriere partendo dal geniere e finendo al cecchino.
Le classi saranno composte da diverse abilità: ci sarà l’arma primaria, quella secondarie e poi tre gadget. Tutte queste categorie potranno essere potenziate grazie all’avanzamento di livello che ci darà un punto abilità che dovremo poi spendere per lo sblocco di una determinata arma o per l’aumento di un diverso gadget. Comunque, vi saranno alcune abilità (passi silenziosi, corazza protettiva) che le si potranno sbloccare con l’avanzare del livello senza spendere nessun punto abilità. L’online sarà veramente stabile, non si vedranno quasi mai cali di lag cosi da consentire un multiplayer gradevole e soddisfacente. Il livello massimo che si potrà raggiungere sarà il quarantacinquesimo e si potranno vedere i propri risultati sul sito Killzone.com. Come in ogni FPS però anche in questo titolo dilaga molto spesso la presenza di “camper” che in molte occasioni renderà la partita molto frustrante. Da citare anche la simpatica zona bot, che riguarda una modalità online in solitaria, caratterizzata da nemici gestiti dall’intelligenza artificiale. Grazie a questa modalità si potrà prendere più esperienza e si potranno provare tutte le varie classi, cosi da vedere quale possa essere la migliore. Il comparto online di Killzone 3 si presenta in modo affascinante, capace di coinvolgere per la varietà delle modalità che offre, oltre alla spettacolarità estetica delle mappe. Tocca a voi dunque, cimentarvi nel campo di battaglia insieme o senza amici provando le cinque classi offerte e decretando la migliore. Buona fortuna!
Oh My God!!!!
La modellazione poligonale invece sembra raggiungere livelli altissimi, complice anche un dettaglio superlativo. Ogni elemento è curato al massimo partendo dalle animazioni facciali dove sembreranno realistiche le cicatrici, la barba, i lineamenti ecc. Riguardo alla grafica, Killzone 3 riesce ad arrivare a livelli altissimi, peccato per i cali di frame-rate molto frequenti presso i checkpoint e alla linearità dei livelli, dove si potranno affrontare gruppi di nemici in zone già prestabilite che a volte risulteranno essere molto ristrette. Ogni difetto però, passa in secondo piano considerando la ricchezza estetica complessiva. Anche la componente audio del gioco raggiunge standard altissimi, merito di notevoli effetti audio che risultano essere molto emozionanti, capaci di accompagnare musicalmente il giocatore per tutta la durata dell’avventura. Il doppiaggio in italiano seppur buono, in molte occasioni avrà delle lacune parlando di voice acting il quale, oltre ad avere mancanze con i riscontri facciali, tenderà ad essere inadeguato in momenti tragici e rissosi. Killzone 3 grazie a al suo comparto tecnico raggiunge standard davvero alti; si vede che il team Guerrilla ha davvero spremuto al massimo la Playstation 3 ottenendo risultati grafici di uno straordinario livello.
Inutile dirlo, Killzone 3 regala un comparto tecnico che difficilmente può essere superato; addirittura Killzone 2 o l’indiscusso Uncharted 2 fanno fatica a stargli dietro. Nel 2009 con Killzone 2 si stabilirono nuovi standard tecnici e in pochi pensarono che un altro titolo potesse superarlo. Killzone 3 riesce invece in questa impresa: sebbene il secondo capitolo sembrasse maniacale da ogni punto di vista, il terzo episodio della serie lo è ancora di più. Sin da inizio campagna si potranno osservare molti scenari, diversi tra loro e con un ottimo level desing. Si partirà da un ambiente mezzo distrutto per via dei bombardamenti, passando poi per una straordinaria giungla caratterizzata in ogni elemento; si raggiungerà un paesaggio trai i ghiacciai, e una discarica Helghast. Grazie a questi ambienti curati in ogni elemento, capiterà molto spesso di fermarsi un attimo per ammirare il favoloso paesaggio che ci circonda. In aggiunta, ci sono anche i diversi effetti ambientali che il titolo riesce ad offrire: dal fumo al vento, per via dei quali si avrà una sensazione maggiore di realismo oltre a essere fantastici da guardare.
Si arriva ai titoli di coda!
ad esempio impostandola sulla modalità elite che è la difficoltà massima, la quale si potrà sbloccare al completamento del gioco in qualsiasi difficoltà, oppure si potrà cominciare una nuova avventura con un amico accanto, peccato che la modalità coop sia solo in spleet-screen locale. In più questa nuova avventura offre anche un comparto multiplayer appagante, che offrirà ore intense di azione e adrenalina che vi faranno sudare per una centinaia d’ore se non di più. Questa volta i Guerrilla hanno fatto un buon lavoro soprattutto nel campo tecnico, però ci si chiede dove sia finita l’originalità che tanto fece amare Killzone 2.
Questa volta, il plot narrativo del gioco sarà completabile in meno di 8 ore, perciò la sua longevità è allineata alla durata degli FPS odierni. Non vi preoccupate però, il gioco offrirà una campagna se non stupenda, capace di coinvolgere il giocatore fino all’ arrivo dei titoli di coda. Il tempo passerà velocissimo e, alla fine, ci si chiederà come sia possibile che si è giunti già al termine di questo stupendo gioco. Sicuramente saranno pochi i momenti in cui si vorrà prendere un attimo di pausa: difficilmente ci si staccherà dallo schermo. Inoltre, il titolo potrà essere rigiocato cambiando difficoltà;
Si ritorna nel campo da battaglia Helghast per la terza volta ma in questo caso, Guerrilla vuole rendere l’esperienza del gioco unica.
Voto: 9.0
Grafica: 9.5 Sonoro: 9.0
Innovazione: 8 Longevità: 8
Giocabilità: 9 Multiplayer: 8.5
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